Venezia è una città particolare. Nel vocabolario per l’aggettivo particolare vengono proposti i seguenti aggettivi: singolare, eccentrica, strana e unica, che si adattano perfettamente alla definizione di Venezia. Città da sempre cosmopolita, esotica, punto d’incontro tra oriente e occidente, crocevia di culture e di merci. Unica al mondo nel suo sviluppo urbano, Venezia colpisce per l’intreccio di ritmi e colori, che da San Marco e dal Palazzo Ducale si allargano per tutto il centro abitato, riproponendosi nelle facciate, nei ponti e nei canali.
E’ un’architettura diversa da quella di qualsiasi altra città, nata da situazioni ed esigenze storiche particolari, che ha determinato uno spazio urbano speciale, in cui è l’acqua ad avere il ruolo protagonista. Non una città-museo, quindi, e nemmeno un insieme di insigni monumenti artistici, ma una vera e propria città d’acqua, condizionata in ogni suo aspetto dalla presenza del mare, in quell’ambiente originale che è la laguna.
ISOLE DELLA LAGUNA DI VENEZIA
La Venezia attuale occupa un’area di poco superiore ai 7 kmq, distribuita su 118 isolette, tra cui San Giorgio e la Giudecca, unite da 418 ponti e divise da 160 canali. La città è suddivisa in sestieri: Cannaregio, San Marco e Castello sulla riva sinistra del Canal Grande, Santa Croce, San Polo e Dorsoduro sulla riva destra. I centri abitati occupano buona parte del complesso lagunare: Murano, Burano, Torcello, Pellestrina, San Pietro in Volta, Alberoni, Malamocco e Lido; o si raccolgono sul margine interno della laguna, a contatto con l’entroterra, come Malcontenta, Tessera e Dese. Da notare è il Lido, già famoso nell’Ottocento per le proprietà terapeutiche del clima marino e dei suoi bagni, è oggi a tutti gli effetti la stazione balneare di Venezia. Nelle isole della laguna, soprattutto a Burano e a Malamocco, la pesca costituisce ancora in parte l’economia di base e l’attività tradizionale più diffusa per la maggior parte degli abitanti.
Murano
Rifugio, come le altre isole dell’estuario, dei profughi della terraferma veneta che sfuggivano alle invasioni barbariche, ebbe con decreto dogale del 1291 il privilegio della lavorazione del vetro, e sviluppò da allora la straordinaria industria per cui è ancora oggi famosa nel mondo. Da visitare, oltre alle fornaci e al Museo del Vetro, la Basilicata di SS. Maria e Donato (VII-XII secolo), una delle più belle costruzioni veneto – bizantine dell’estuario.
Burano
Piccola e pittoresca isola di pescatori, tipica per le modeste casette dipinte a colori vivaci, deve la sua fama al lavoro delle merlettaie, ritornato dopo i secoli della decadenza alla sua notorietà mondiale. Vi si possono acquistare i classici lavori “a filo tirato”, “a reticella”, “a punto in aria”. Da visitare la “Mostra permanente del merletto” allestita presso il Museo.
Torcello
Accolse, fra il V e il VII secolo, le popolazioni romane della terraferma veneta. Conserva la magnifica chiesa di S. Fosca del secolo XI, e la cattedrale, fondata nel 638; all’interno, importanti mosaici: del secolo XII è la grande “Madre di Dio” nella conca dell’abside; di poco anteriore il celebre “Giudizio finale” nella controfacciata.